Regina Bühlmann, Anja Giudici


1. Introduzione

L’Europa è un continente plurilingue, e l’obiettivo dichiarato dai suoi Stati è quello di mantenere e promuovere la diversità linguistica e culturale come bene prezioso (si veda cap. 13). Nella pratica tale obiettivo rappresenta tuttavia una sfida. I singoli paesi hanno scelto percorsi differenti per promuovere in maniera effettiva il plurilinguismo. Ciò che accomuna tutti gli Stati è il fatto che la scuola pubblica debba fornire un contributo fondamentale a tale riguardo: l’obiettivo principale prevede tra l’altro l’insegnamento della lingua di scolarizzazione al fine di garantire il diritto di partecipare alle lezioni a tutti gli allievi indistintamente – quindi anche agli allievi bilingui – e l’insegnamento di un determinato numero di lingue straniere, che per alcuni paesi significa anche includere le lingue di migrazione.

L’integrazione dell’insegnamento LCO nel sistema scolastico pubblico o il sostegno statale all’insegnamento LCO è regolato in maniera differente da paese a paese, e in parte all’interno degli stessi paesi a livello regionale e locale. Per questo motivo gli insegnanti LCO non beneficiano ovunque delle stesse condizioni di insegnamento né dello stesso tipo di cooperazione con la scuola pubblica.

Procurarsi le informazioni necessarie per orientarsi

Al fine di potersi orientare, un nuovo insegnante LCO appena assunto ha bisogno innanzitutto di informazioni basilari. La piattaforma online di EURYPEDIA offre un’introduzione valida ai sistemi educativi europei: https://webgate.ec.europa.eu/fpfis/mwikis/eurydice/index.php/Main_Page (stato al 20.10.2014).
Alcuni paesi pubblicano sulle loro piattaforme educative o sul sito web di autorità scolastiche locali informazioni specifiche per insegnanti LCO. Spesso presso le autorità scolastiche ci si può rivolgere a persone preposte per ottenere informazioni e consulenza.

Dal punto di vista di una didattica globale del plurilinguismo, la collaborazione tra tutti gli insegnanti costituisce un requisito indispensabile per poter garantire agli allievi uno sviluppo linguistico coerente (si veda la discussione sulla didattica del plurilinguismo o sulla didattica linguistica integrativa/integrata in Hutterli, 2012, p. 64): gli insegnanti LCO sono dunque dei collaboratori fondamentali della scuola pubblica. Molti insegnanti delle scuole pubbliche sono disposti a cooperare insieme agli insegnanti LCO, ad esempio per uno scambio di informazioni sul livello linguistico degli allievi o anche per una pianificazione condivisa su determinati temi o determinate sequenze didattiche. Ma vi è la possibilità di iniziare una cooperazione anche in scuole dove la collaborazione con gli insegnanti LCO non è, o è ancora poco, affermata.

I seguenti esempi forniscono alcuni spunti in merito.


2. Ambiti di cooperazione

 

  • 1. Tutto comincia con un incontro
  • 2. Contributo attivo a scuola e a lezione
  • 3. Pianificazione dell’insegnamento
    e del sostegno
  • 4. Collaborazione con i genitori

  • 1. Tutto comincia con un incontro

Ogni tipo di cooperazione implica che ci si conosca e si vada d’accordo. Ciò richiede da ambo le parti una certa apertura e disponibilità a imparare dall’altro e insieme all’altro. Cooperare significa inoltre prendere degli accordi, ciò implica la necessità di riuscire a trovare una lingua comune, sia in senso letterale sia in senso figurato.

È indispensabile che gli insegnanti LCO dispongano anche di buone competenze nella lingua locale (almeno livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle lingue) per poter stabilire una cooperazione pedagogico-didattica con gli insegnanti delle scuole pubbliche. Alcune autorità educative richiedono pertanto che gli insegnanti LCO dispongano di determinate (pre-) conoscenze linguistiche. Tale investimento in termini di tempo per l’apprendimento della lingua locale si rivelerà sicuramente utile!

Stabilire contatti professionali

Il primo passo verso una cooperazione è quello di avvicinarsi l’uno all’altro: insegnare è un compito impegnativo, per cui è sicuramente utile discutere di questioni professionali insieme ad altri insegnanti. A tal proposito, gli enti responsabili per l’insegnamento LCO offrono alcuni strumenti formali, come gli incontri regolari, le riunioni e i corsi di formazione continua per insegnanti. Tuttavia, se non vi è alcuna adesione a un ente o non esistono occasioni di scambio formali, possono essere prese in considerazione anche possibilità di scambi professionali informali.

  • Ci sono insegnanti nel mio ambiente che sarebbero interessati a uno scambio professionale o a un coaching reciproco?
  • L’autorità scolastica locale organizza eventi di scambio, come ad esempio conferenze regolari alle quali posso partecipare?
  • Ci sono associazioni di insegnanti o sindacati in cui posso curare lo scambio professionale desiderato?
  • Gli istituti di formazione degli insegnanti (alte scuole pedagogiche ecc.) offrono dei corsi di formazione continua per favorire l’interconnessione e gli scambi professionali tra gli insegnanti?

Conoscere la scuola locale

Gli insegnanti LCO che insegnano da poco in una scuola dovrebbero per prima cosa informarsi su chi è la persona di riferimento per eventuali esigenze, chi permette l’accesso all’infrastruttura scolastica e mette a disposizione le informazioni importanti, ad es. la direzione o la segreteria (cfr. anche i consigli al cap. 1 B.5).

  • La scuola mette a disposizione materiali informativi per me rilevanti (elenchi con indirizzi di insegnanti, elenchi di allievi, calendario delle scadenze ecc.)?
  • Sono disponibili materiali/libri (multilingui) che posso utilizzare per il corso LCO?
  • Che tipo di infrastrutture sono disponibili nell’edificio scolastico (fotocopiatrice, internet, cassettino per la posta nella sala insegnanti ecc.)?
  • La scuola o l’amministrazione scolastica locale offre un certo tipo di sostegno, informando ad esempio i genitori in merito all’offerta di insegnamento LCO o alla procedura di iscrizione?
  • Esistono già esperienze nell’ambito della cooperazione tra insegnanti della scuola pubblica e insegnanti LCO?

Gli insegnanti LCO lavorano spesso in vari edifici scolastici dove sono in vigore norme e “leggi” proprie (non scritte) e dove le aule vengono inoltre utilizzate da più persone e gruppi. Tale convivenza risulta ovviamente più semplice se tutti rispettano determinate regole che devono comunque essere comunicate.

  • Esiste un regolamento interno dove sono specificati i miei diritti e i miei doveri? Quali regole devo rispettare per l’utilizzo di locali (ad es. aule) e infrastrutture?
  • Ho libero accesso alla sala insegnanti, alla biblioteca scolastica, all’aula computer ecc.? Devo o posso partecipare a riunioni di team?

Spesso gli uffici scolastici competenti forniscono delle linee direttive che descrivono i diritti e i doveri degli insegnanti LCO e/o mettono a disposizione materiali informativi e moduli per l’iscrizione al corso LCO, in parte tradotto in varie lingue migratorie.

Prendere contatto con gli insegnanti di classe

La cooperazione concreta ha luogo principalmente tra gli insegnanti LCO e gli insegnanti competenti delle scuole pubbliche (in particolare tra insegnanti di classe e insegnanti di lingua). L’accento è posto sul sostegno comune agli allievi. Le possibilità di cooperazione sono molteplici. Nel caso in cui non sia la scuola a compiere il primo passo, è nell’interesse dell’insegnante LCO prendere l’iniziativa per cercare il primo contatto con i colleghi.

  • Presentatevi, se possibile, di persona agli insegnanti di classe dei vostri allievi.
  • Scrivete una breve scheda di presentazione personale su voi stessi e consegnatela agli insegnanti dei vostri allievi. La scheda di presentazione personale dovrebbe contenere almeno il vostro nome, i vostri dati di contatto (telefono, e-mail) e le informazioni su quando e dove siete raggiungibili a scuola in qualità di insegnanti LCO. Eventuali informazioni supplementari: la vostra formazione professionale e i corsi di aggiornamento a cui avete eventualmente partecipato, le vostre conoscenze linguistiche, precedenti e/o ulteriori settori lavorativi e interessi specifici. Completate il tutto con una foto, in modo che i vostri futuri colleghi di lavoro si facciano una prima idea su di voi.

 

  • 2. Contributo attivo a scuola e a lezione

In alcuni paesi, come ad esempio in Svezia o nella regione della Renania Settentrionale-Vestfalia, la partecipazione attiva alla vita scolastica e all’insegnamento è una prassi già abbastanza consolidata e ovvia. In altri paesi e regioni, al contrario, iniziative del genere sono relativamente nuove o bisogna ancora compiere dei passi in tal senso. Gli insegnanti LCO possono venire a conoscenza della situazione sul loro posto di lavoro tramite i colleghi di lavoro o le autorità scolastiche competenti: è utile a questo proposito basarsi su esperienze precedentemente acquisite!

Collegio docenti e riunioni di team

In seno alla scuola hanno luogo discussioni e vengono prese decisioni che influiscono sia sulla vita scolastica di tutti i giorni sia sull’insegnamento – come ad esempio, l’organizzazione di eventi e di progetti scolastici o la tematizzazione di questioni didattico-pedagogiche per il sostengo degli allievi. Gli ambiti sui quali la scuola stessa può influire e coloro che dispongono di un effettivo potere decisionale variano da un paese all’altro o da una regione all’altra. Anche in questo caso è consigliabile informarsi presso i colleghi di lavoro!

I collegi docenti e le riunioni di team rimangono tuttavia importanti occasioni di incontro, ai quali gli insegnanti LCO spesso possono (o addirittura devono) partecipare in maniera più o meno istituzionalizzata.

  • La mia partecipazione ai collegi docenti e/o riunioni di team (= parte del mio contratto di lavoro come insegnante LCO) è obbligatoria?
  • È consueto nelle scuole dove io insegno che gli insegnanti LCO partecipino ai collegi docenti e/o alle riunioni di team? In caso contrario, potrei prendere l’iniziativa per avviare la partecipazione?

In qualità di insegnanti LCO siete spesso attivi in varie scuole e le vostre risorse sono limitate. Per questo motivo ponetevi le seguenti domande in caso di impegno volontario:

  • Quale forma di impegno ritengo particolarmente importante in qualità di insegnante LCO? Quali sono le mie priorità?
  • C’è eventualmente la possibilità di ricevere un compenso economico per l’attività che svolgo (ad es. attraverso un fondo scolastico interno o un fondo straordinario da parte dell’autorità scolastica competente)?

Feste scolastiche e settimane progetto

Generalmente, eventi scolastici organizzati dalla scuola offrono ottime occasioni per conoscersi reciprocamente e per presentare il lavoro svolto nel corso LCO.

Spesso nelle scuole esistono già eventi istituzionalizzati che possono essere organizzati in collaborazione con gli insegnanti LCO o ai quali essi possono partecipare attivamente, ad esempio la festa di fine anno scolastico, serate di lettura (multilingui) nelle biblioteche scolastiche o di quartiere, le settimane progetto, in occasione dei quali vengono trattati temi specifici in tutte le classi, o le manifestazioni nell’ambito di giornate dedicate a feste nazionali o internazionali (ad esempio il 26 settembre, la Giornata europea delle lingue).

  • Esistono già manifestazioni del genere nella scuola/nelle scuole dove insegno e chi è responsabile della loro organizzazione? Tra l’altro, qualche volta tali manifestazioni vengono organizzate da operatori extrascolastici, come ad es. biblioteche comunali e associazioni genitori.
  • La manifestazione offre una piattaforma che permette di presentare l’insegnamento LCO? La mia classe può fornire un contributo, salutando ad esempio il pubblico in diverse lingue, recitando una poesia o raccontando una breve favola nella nostra lingua o mediante una rappresentazione teatrale? Si potrebbero eventualmente invitare anche i genitori degli allievi LCO a partecipare?
  • C’è la possibilità, ad esempio, di proporre un tema specifico per una settimana progetto e di partecipare attivamente alla sua realizzazione?

Visite di classe tra colleghi

A seconda del contesto, l’insegnamento LCO e quello nella scuola pubblica possono apparire come due mondi “a sé”; in breve, non ci si conosce affatto o troppo poco, e questo per vari motivi che possono avere un effetto cumulativo: un’integrazione istituzionale troppo debole dell’insegnamento LCO nel sistema scolastico pubblico in generale, degli insegnanti della scuola pubblica poco o per niente informati sull’insegnamento LCO, un insegnante LCO poco presente a scuola o solamente in orari marginali, dei presupposti linguistici non ottimali per uno scambio con i colleghi ecc. Tali premesse possono ostacolare l’effettiva cooperazione.

Tuttavia, conoscersi reciprocamente sviluppa fiducia! Se necessario, fate perciò il primo passo, invitando ad esempio i vostri colleghi della scuola pubblica ad assistere al vostro corso LCO. Chiedete se anche voi potete visitare la classe, non importa in quale lingua: un modo per comunicare si trova (quasi) sempre.

Ecco alcuni possibili temi legati all’insegnamento LCO che potreste presentare ai vostri colleghi della scuola pubblica e approfondire insieme a loro:

  • Lavorare in classi eterogenee: l’insegnamento LCO significa spesso insegnare in classi con allievi di differenti età, con livelli di conoscenze linguistiche estremamente diversi, e comporta un adattamento dei vari obiettivi di apprendimento del paese di emigrazione e immigrazione ecc.
  • Lavorare con allievi che si trovano in una situazione interculturale: Dove si sentono veramente a casa? Che cosa apprezzano particolarmente della cultura d’origine e della cultura del nuovo paese? Quali sono le aspettative familiari e sociali nei loro confronti?
  • Lavoro con i genitori: Quali ostacoli possono incontrare i genitori con una storia migratoria nel prendere contatti con la scuola pubblica?

Insegnare insieme

Esistono vari modelli sulla base dei quali gli insegnanti LCO e gli insegnanti della scuola regolare possono elaborare sequenze didattiche comuni. Per alcuni di questi modelli didattici sono anche disponibili dei materiali.

Seguono tre esempi interessanti di metodi di questo genere:

  • EOLE/ELBE (utilizzato prevalentemente in Svizzera): il metodo Eveil aux langues/Language awareness/Begegnung mit Sprachen ha origine dalla “didattica delle lingue” britannica e mira a rafforzare la sensibilità linguistica in generale. Per questo motivo si presta molto bene al lavoro con allievi di lingue diverse. In Svizzera ciò ha luogo in vari contesti (cfr. Giudici & Bühlmann, 2014, Saudan et al., 2005 Schader, 2010 [DVD] e 2012).
  • Koala (diffuso prevalentemente in Germania): questo metodo, nato nell’ambito di un progetto per il sostegno di bambini di lingua turca per “un’alfabetizzazione coordinata tedesco-turco nelle fase iniziale della scolarizzazione”, fa riferimento all’importanza del sostegno coordinato relativo ai metodi e ai contenuti. Gli autori offrono non soltanto materiali didattici, essi illustrano anche in che modo semplificare la coordinazione tra i vari ambiti di insegnamento (www.koala-projekte.de; stato all’ 11.11.2014).
  • “Cross curricular” links and primary languages (nato in Gran Bretagna): nell’abito di una campagna nazionale per la promozione delle competenze linguistiche, in Gran Bretagna sono stati sviluppati dei modelli per garantire la coordinazione tra i programmi scolastici della scuola pubblica e quelli dell’insegnamento LCO. I risultati di tali lavori sono oggi accessibili al pubblico e offrono indicazioni, consigli e materiali interessanti per sostenere la promozione delle lingue d’origine nelle varie materie della scuola pubblica (http://www.bbc.co.uk/schools/primarylanguages; stato al 12.11.2015).

Visitare insieme una biblioteca

Racconti e storie giocano a scuola un ruolo importante. Pertanto essi sono molto utili alle attività comuni tra l’insegnamento LCO e l’insegnamento regolare. Le grandi scuole dispongono generalmente di una biblioteca propria, gli insegnanti possono tuttavia usufruire anche dei servizi della biblioteca di quartiere. Le cosiddette biblioteche “interculturali” sono specializzate in raccolte di libri multilingui e risultano dunque particolarmente interessanti per l’insegnamento LCO (in Svizzera, ad esempio, esiste la rete di biblioteche interculturali Interbiblio, www.interbiblio.ch): date un’occhiata nella zona in cui vivete!

  • C’è una biblioteca scolastica o una biblioteca comunale nei pressi della scuola dove si possono prendere in prestito libri in varie lingue d’origine? Oppure, esiste un servizio di prestito scolastico per le letture bilingui in classe?
  • È possibile organizzare una visita in biblioteca insieme all’insegnante di classe o realizzare un progetto di lettura bilingue insieme a lui?
  • La biblioteca scolastica potrebbe essere attrezzata con libri plurilingui? Se non fosse possibile finanziariamente, si potrebbe contare eventualmente sul sostegno dei genitori degli allievi LCO, chiedendo di condividere i libri della loro collezione privata che sono stati già letti.

 

  • 3. Pianificazione dell’insegnamento
    e del sostegno

Gli allievi LCO si muovono in due differenti contesti scolastici, quello della classe della scuola pubblica e quello della classe LCO. Gli insegnanti LCO hanno una prospettiva dei loro allievi che integra quella dell’insegnante della scuola pubblica. Ciò fornisce un’opportunità per una pianificazione didattica e di sostegno a 360 gradi per bambini che crescono tra più lingue.

Pianificazione didattica comune a sostegno di allievi plurilingui

Condividendo le loro esperienze, gli insegnanti LCO e quelli della scuola pubblica possono completare le valutazioni relative agli allievi e pianificare misure di sostegno adeguate.

  • Prendete contatto con gli insegnanti di classe dei vostri allievi e chiedete che genere di scambio tra esperti ci si aspetta o si desidera.
  • Presentate le vostre osservazioni sugli allievi e proponete una pianificazione comune di sostegno.

Punti comuni nella pianificazione di temi e di contenuti della lezione

Può essere utile che i due insegnanti affrontino insieme la pianificazione di determinati contenuti, soprattutto quando gli insegnanti LCO fanno lezione a un gruppo di bambini provenienti dalla stessa classe della scuola pubblica. Questo può includere temi propri della lezione di lingua (ad es. acquisizione del vocabolario su un tema comune, esercizi di sintassi), ma anche temi specifici di alcune materie come “Uomo e ambiente”, ecc.

  • Informate l’insegnante di classe in merito ai temi che state trattando nel corso LCO. Chiedetegli se intravede possibili punti d’incontro. Per suggerimenti validi si veda l’opuscolo Mehrsprachig und interkulturell, del Dipartimento dell’Educazione del Canton Zurigo (Öndul & Sträuli, 2011, p. 25-28), in Schader (2010, 2013) e i quaderni Suggerimenti didattici della presente serie.

Contribuire alla valutazione delle prestazioni degli allievi

L’ambito della valutazione formalizzata delle prestazioni è regolamentato in maniera molto precisa in tutti i paesi. È dunque estremamente importante conoscere la prassi del paese di immigrazione:

  • Devo valutare i miei allievi con un voto per le loro prestazioni nell’ambito del corso LCO? Di quali direttive devo tener conto? Esistono dei modelli per la valutazione e l’assegnazione dei voti? A chi devo fare avere i voti, entro quale termine?
  • Lo Stato di immigrazione accetta un attestato di frequenza o una valutazione per il corso LCO che figura nella pagella scolastica ufficiale?
  • Chiarite inoltre se viene tenuto conto delle prestazioni fornite dagli allievi nel corso LCO, sul piano formale o informale, nell’ambito di decisioni riguardanti il passaggio scolastico al livello superiore.

 

  • 4. Collaborazione con i genitori

La collaborazione scuola-genitori gioca un ruolo importante nei sistemi educativi europei. Gli insegnanti si aspettano che i genitori mostrino interesse per ciò che accade a scuola e che sostengano i propri figli nel pianificare la loro carriera scolastica. Ciò può essere insolito per alcuni genitori immigrati recentemente, oltre a rivelarsi difficile, soprattutto se capiscono poco o non capiscono affatto la lingua locale di insegnamento e non conoscono le strutture e le abitudini scolastiche. In questo caso possono intervenire gli insegnanti LCO offrendo il loro sostegno e svolgendo il ruolo di mediatori.

Importante: essere sicuri del proprio ruolo

In qualità di insegnanti LCO disponete generalmente di una formazione didattico-pedagogica che vi qualifica per l’insegnamento in una classe. A questa si aggiungono eventualmente ulteriori qualifiche ottenute grazie a corsi di aggiornamento ed esperienza pratica. Siete di conseguenza una figura fondamentale nella comunicazione tra scuola e genitori con una storia migratoria. Altri compiti, come l’interpretariato interculturale o la mediazione, non rientrano generalmente nei vostri compiti. In molti paesi le scuole possono ricorrere a tale scopo ai servizi di interpretariato interculturale o di mediazione che offrono sostegno nell’ambito della collaborazione con i genitori (in Svizzera, ad esempio, questi servizi sono organizzati dall’associazione Interpret, www.interpret-pret.ch). Si veda anche il cap. 2 A.4.

Partecipazione alle riunioni con i genitori

Le riunioni con i genitori, alle quali i genitori di una classe vengono invitati, sono generalmente istituzionalizzate; esse hanno luogo da una a due volte all’anno e vengono organizzate e tenute dall’insegnante di classe. Esse sono tra l’altro un’ottima occasione per l’insegnante LCO per conoscere i genitori e per potersi presentare e spiegare in che cosa consiste il corso LCO.

  • Chiedetevi se la partecipazione a una riunione con i genitori (ad es. nel caso in cui abbiate diversi alunni LCO della stessa classe regolare) potrebbe essere interessante, e discutete della vostra eventuale partecipazione insieme all’insegnante di classe.

Partecipazione ai colloqui con i genitori

I colloqui con i genitori sono colloqui individuali tra l’insegnante/gli insegnanti (di classe) e i genitori e vengono spesso organizzati, ad esempio, per decidere il passaggio al livello successivo. Essi possono tuttavia fornire l’occasione per discutere dei problemi individuali degli allievi o per prendere in considerazione un approccio comune per il sostengo degli allievi. Tenere colloqui e organizzare riunioni con i genitori rientra nei compiti della scuola pubblica. A seconda del tipo di contratto di lavoro, la partecipazione alle riunioni e ai colloqui con i genitori è una prestazione supplementare volontaria fornita dagli insegnanti LCO e dovrebbe essere possibilmente rimunerata.

    • L’insegnante di classe potrebbe eventualmente chiedervi di partecipare a un determinato colloquio con i genitori: chiarite che cosa ci si aspetta da voi e riflettete sul tipo di contributo che potreste dare o meno.
    • È possibile che i genitori vi chiedano (o che voi stessi lo riteniate opportuno) di partecipare a un colloquio. È importante in ogni caso chiarire il vostro ruolo in anticipo, in considerazione del fatto che la decisione relativa a chi parteciperà al colloquio spetta all’insegnante della scuola pubblica che fa l’invito. Ovviamente, siete liberi da parte vostra di tenere dei colloqui con i genitori dei vostri allievi.

3. Conclusione

Gli ambiti di cooperazione e i suggerimenti esposti al capitolo 12 non sono ovviamente esaustivi, a motivo dei contesti estremamente vari con cui siete tenuti a confrontarvi nel vostro posto di lavoro e per le vostre condizioni di lavoro personali (ad es. se lavorate da poco tempo in una scuola nuova o se insegnate già da più tempo). È essenziale che, indipendentemente da tutti i possibili ostacoli, non perdiate l’energia e manteniate la vostra disponibilità a collaborare.


Riferimenti bibliografici

Council of Europe: Education and Languages, Language Policy. Link: http://www.coe.int/t/dg4/ linguistic/default_EN.asp?

European Commission (2014). European Encyclope-dia on National Education Systems (Eurypedia). Link: https://webgate.ec.europa.eu/fpfis/mwikis/ eurydice/index.php/Switzerland:Overview

Giudici, Anja; Regina Bühlmann (2014): Unterricht in heimatlicher Sprache und Kultur (HSK). Eine Aus- wahl guter Praxis in der Schweiz. Bern: EDK, Reihe “Studien und Berichte”. Link: http://edudoc.ch/ record/112080/files/StuB36A.pdf

Hutterli, Sandra (eds.; 2012): Koordination des Sprachenunterrichts in der Schweiz. Aktueller Stand – Entwicklungen – Ausblick. Bern: EDK. Link: http://www.edk.ch/dyn/25876.php

Öndül, Selin; Barbara Sträuli (2011): Mehrsprachig und interkulturell. Beispiele guter Zusammenarbeit zwischen Lehrpersonen der Heimatlichen Sprache und Kultur (HSK) und der Volksschule. Zürich: Volksschulamt.
Link: http://edudoc.ch/record/99952?ln=en

Saudan, Victor; Christiane Perregaux u. a. (2005): Lernen durch die Sprachenvielfalt. Schlussbericht zum Projekt JALING Suisse. Bern: EDK. Link: http://edudoc.ch/record/463/files/Stub22.pdf

Schader, Basil (2010): Mehrsprachigkeitsprojekte: Konkrete Beispiele für die Praxis. Ein Unterrichts- film der Pädagogischen Hochschule Zürich. Bern: Schulverlag plus.

Schader, Basil (2013): Sprachenvielfalt als Chance. Handbuch für den Unterricht in mehrsprachigen Klassen. Zürich: Orell Füssli Verlag.

vpod Bildungspolitik (2014): Special issue Nr. 188/189 “The future of native language education”
(var. contributions, see parents eveningspages 38 f., 41 f., 96 f., 100 f.)


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