Indicazioni:

  • In questa sede non si parlerà della narrazione spontanea di esperienze personali poiché questa dovrebbe comunque aver luogo a scuola in situazioni pianificate come il narrare in cerchio (v. scheda 17) oppure in modo totalmente spontaneo quando è necessario tematizzare un problema, un’esperienza personale importante o un evento felice.
  • Ovviamente nessun bambino deve essere costretto a parlare di sentimenti o esperienze personali. Raccontare di esperienze personali deve essere spontaneo e facoltativo. Se però un bambino continua a tacere per un periodo più o meno lungo l’I dovrebbe cominciare ad analizzarne i motivi e cercare eventualmente di porre rimedio alla situazione.

Svolgimento:

  • Come impulso per indurre alla conversazione su pensieri, sentimenti ed esperienze personali l’I può distribuire delle carte con delle frasi da stimolo alla conversazione o scrivere alla lavagna una domanda su cui si comincerà la discussione. Esempi di domande:

  • La proposta o impulso al raccontare può venire anche da un alunno.
  • Anche foto e immagini possono essere utilizzate come impulso per conversazioni personali.
  • Una buona idea sarebbe quella di raccogliere in una busta dei suggerimenti (eventualmente anonimi) per le conversazioni personali.
  • Prima della conversazione vera e propria gli A devono avere a disposizione un paio di minuti per annotare idee e pensieri ed eventuali problemi linguistici (cfr. scheda 10 “Prepararsi per una conversazione strutturata”).
  • Forse prima della conversazione è necessario un breve giro di domande per i motivi seguenti:
    1. Chiarire eventuali questioni linguistiche (espressioni nella prima lingua).
    2. L’I potrebbe suggerire dei blocchi di frase o espressioni linguistiche che potrebbero essere di particolare aiuto come «Secondo me …», «Io trovo piuttosto che …».
    3. L’I potrebbe ricordare le regole più importanti della conversazione come “Ascolto con attenzione chi sta parlando”, “Nessuno deve essere deriso per la sua opinione”, “Non interrompo nessuno” ecc.
    (cfr. scheda 9).
  • La discussione sulla frase prescelta può avere luogo prima in gruppi di due persone oppure direttamente in un grande gruppo (gruppo di livello o tutta la classe).

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