Svolgimento:

  • Come punto di partenza serve un testo che si adatti alla drammatizzazione o una storia che venga letta o raccontata dall’alunno o dall’insegnante. Naturalmente si può utilizzare anche un libro illustrato.
  • Dopo una scena appropriata per l’occasione (in cui compaiono, se possibile, più personaggi) o durante un punto particolarmente avvincente l’I interrompe la lettura e chiede agli A di drammatizzare in piccoli gruppi la scena appena letta oppure di pensare a una continuazione/soluzione adeguata e di metterla in scena.
  • Vengono formulate chiare istruzioni: tempo di preparazione 5–10 min., tempo di rappresentazione max. 5 min. Al contempo vengono definiti i criteri per la valutazione definitiva (v. scheda 26); sarebbe utile disporre in questo caso di una griglia di valutazione in cui considerare anche gli aspetti linguistici.
  • Gli A vengono suddivisi in gruppi o formano da soli dei gruppi. Hanno 5–10 min. di tempo per preparare la messa in scena che, a sua volta, dovrà durare al massimo 5 minuti.
  • I gruppi inscenano le varie soluzioni che hanno concepito e dopo ogni presentazione o alla fine, nel caso in cui ci siano solo pochi gruppi, segue un feedback da parte degli altri A orientato, naturalmente, ai criteri precedentemente definiti.

Varianti:

  • A seconda del testo può essere assegnata ai singoli gruppi solo una scena della storia. Le scene rappresentate in sequenza daranno il testo teatrale completo.
  • Per la simulazione di scene fittizie e drammatizzazione di testi si adattano anche dei burattini da dito o le marionette del teatro delle ombre.

Osservazioni:

  • Per trasmettere agli A il lessico necessario possono essere raccolte, alla lavagna, delle espressioni linguistiche appropriate e discusse prima dell’assegnazione del compito (cfr. le indicazioni nella scheda 26).
  • A seconda del testo potrebbe essere necessario inserire un allievo come narratore.
  • Poiché gli attori normalmente recitano davanti a un grosso pubblico bisogna far presente agli A che devono porre particolare attenzione a una pronuncia chiara e ben definita. Quest’ultimo sarà uno dei criteri di valutazione per il feedback.

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