- Preparazione orale: discutere le categorie “avvincente” e “noioso”. Cosa significano propriamente queste categorie; quali implicazioni possono avere per la propria produzione scritta? Approfondimento: il docente legge o consegna agli alunni un breve testo avvincente e uno noioso. Che cosa li rende tali? Esperimento: come si potrebbe rendere il testo noioso più avvincente? Fare dei tentativi e confrontare le soluzioni proposte.
- Gli allievi ricevono (in copia) la seguente “ricetta” per scrivere in modo avvincente:
- BInizia il testo con una frase che susciti interesse e attesa nel lettore (ad es.: «In quel giorno andò tutto storto», «Un cane terribile mi si faceva sempre più vicino»).
- Non rivelare tutto subito. Fornisci prima delle indicazioni che suscitino la curiosità del lettore («Quello che ho vissuto oggi non lo dimenticherò facilmente. Riguarda qualcosa di più che un semplice animale pericoloso»).
- Descrivi nel tuo testo i sentimenti, le paure e le speranze dei personaggi («Tremando per la paura pensava: ‘Ci sarà pure una via di scampo per me!’»).
- Interrompi il tuo testo con domande, rivolgiti direttamente al lettore (ad es.: «Che cosa avreste fatto voi in una situazione così ingarbugliata?»).
- Colloca il punto di massima tensione, e il successivo scioglimento, solo verso la conclusione del testo.
- Pensa a un titolo per il testo che sia intrigante per il lettore («Tragedia in Turchia» o «La tigre mi mangerà?»)..
Adesso gli allievi ricevono uno o più compiti da svolgere secondo la “ricetta” indicata per scrivere storie avvincenti. Esempio: scrivere una storia illustrata appropriata; proporre un tema come «Un’esperienza terribile» o «Allora ho avuto davvero paura!». Dopo aver redatto i testi, gli allievi li leggono, li confrontano e discutono se e come la “ricetta” è stata applicata.
- Creare (con gli allievi) una raccolta di temi, di titoli e di esordi interessanti (da 1 a 3 frasi) partendo dai quali gli allievi scrivono, a casa o in classe, dei testi. Questi possono essere raccolti e riuniti in forma di libro («Le nostre storie inquietanti», «Storie emozionanti» ecc.).